Ultimo aggiornamento: 14 Maggio 2021

Di “Romanticismo” si può parlare per riferirsi a una corrente letteraria sorta in Germania e diffusa nel resto d’Europa, raggiungendo anche gli Stati Uniti d’America. Questo termine, però, può essere usato anche indicare un periodo storico-culturale che va dalla fine del Settecento all’inizio dell’Ottocento. Le caratteristiche del Romanticismo sono una nuova sensibilità che riscopre i valori della religione tradizionale e guarda con attenzione ai sentimenti e alle passioni.

La Restaurazione e le rivoluzioni nazionali

Nel 1815 il Congresso di Vienna poneva fine all’età napoleonica e riportava l’Europa alla situazione precedente: è la Restaurazione. Dall’Inghilterra si diffonde la rivoluzione industriale, che crea nuovi modi di produzione. C’è però anche una rivoluzione politica, che dalla Francia si espande a tutta Europa. Si afferma così l’idea che la sovranità risieda nel popolo non nel re. In Italia e Germania avviene il processo di unificazione nazionale e anche altri paesi saranno interessati da rivoluzioni.

Romanticismo: caratteristiche generali

Romanticismo e irrazionale

Il termine romantic comparve in Inghilterra nel Seicento per indicare, con disprezzo, la letteratura cavalleresca, ricca di elementi fantastici e assurdi. La parola, poi, perse le sue accezioni peggiorative e alla fine del Settecento fu utilizzata dagli intellettuali tedeschi della rivista «Athenaeum» per indicare la poesia moderna, opposta all’antica e fondata sulla spiritualità cristiana medievale. Tra le caratteristiche del Romanticismo c’è quella di opposti alla ragione, che aveva dominato le grandi filosofie del Settecento. Piuttosto si propongono di analizzare l’irrazionale, prestando attenzione ai sentimenti e a realtà come il sogno, la fantasia, la follia. Cercano quindi strade che consentano al soggetto di entrare in contatto con il mistero e l’ignoto. Anche la creazione artistica è un furor, un processo irrazionale.

Il soggettivismo

L’interesse per l’irrazionale porta i romantici a rivolgersi verso l’interiorità. Il mondo esterno viene ora considerato come una proiezione dell’io. Da qui nasce l’ironia romantica, cioè il distacco con cui l’artista guarda alla realtà in quanto creazione dell’io, che può quindi disfare a piacimento. L’io poi tende verso l’infinito e tenta di superare ogni barriera per identificarsi con il tutto. Tuttavia il Romanticismo non trova una meta definita, ma si traduce in inquietudine. Scaturisce così un senso di inappagamento, che viene definito con la parola tedesca Sehnsucht. L’io quindi si rifugia nella sua interiorità, ma non solo. I romantici vagheggiano infatti la fuga in luoghi esotici, lontani e fantastici, oppure in epoche remote, soprattutto nel Medioevo. Si affermano inoltre i miti dell’infanzia e del primitivo, come epoche pure e primigenie.

Preromanticismo e romanticismo a confronto

Romanticismo: caratteristiche e diffusione

In Germania: Jena e Heidelberg

Si può dire che il Romanticismo come movimento artistico sia nato in Germania, quando nel 1798 i fratelli August Wilhlem e Friedrich Schlegel fondarono a Berlino la rivista «Athenaeum». Due sono le città principali in cui il Romanticismo tedesco si sviluppa: Jena e Heidelberg. La scuola di Jena, di carattere più cosmopolita, ruotava attorno alla figura di Fichte e comprendeva, oltre ai fratelli Schlegel, personalità come Novalis, Tieck, Schelling. La scuola di Heidelberg, invece, sviluppò tendenze più conservatrici e nazionaliste. Recuperarono così tradizioni nazionali e popolari: a questo lavoro si devono la raccolta Il corno magico del fanciullo di Brentano e Achim von Arnim e le Fiabe dei fratelli Grimm.

Inghilterra: prima e seconda generazione romantica

Il Romanticismo inglese si suole fare partire dal 1800, anno in cui esce la seconda edizione delle Ballads di William Wordsworth e Samuel T. Coleridge. Nella sua prefazione, Wordsworth afferma che il poeta deve usare un linguaggio semplice e che la poesia deve parlare di cose umili e quotidiane. Nella loro raccolta di versi, Wordsworth cercava quindi di mostrare il lato straordinario delle cose comuni, mentre Coleridge descriveva eventi soprannaturali come se fossero reali. A questa prima generazione seguirà una seconda, che dominerà la scena negli anni venti. Poeti come Byron, Keats e Shelly entrarono in contrasto con la morale dell’epoca e furono animati da ansia di libertà. Nella narrativa invece Walter Scott fa scuola con i suoi romanzi storici, mentre Jane Austine tende al realismo quotidiano.

Francia

In Francia il Romanticismo arriva in ritardo rispetto alla Germania e all’Inghilterra. Il movimento prenderà piede solo negli anni venti, ma già in età napoleonica erano attivi autori che anticiparono la sensibilità romantica. Tra questi bisogna ricordare Francois-René de Chateubriand, autore del Genio del Cristianesimo. Principale animatrice della diffusione del Romanticismo è però Madame de Staël, che con La Germania diffonde in Francia la cultura tedesca dell’epoca. I romantici francesi si collocano di preferenza nelle file della destra monarchica e conservatrice, ma non mancano eccezioni, come nel caso di Victor Hugo. La lirica è dominata da autori come Lamartine, Vigny, Baudelaire. Nella narrativa si affermano scrittori come Stendhal, Balzac e Flaubert.

Letteratura romantica in Russia

Diversamente dai francesi, i romantici russi si collocano su posizioni liberali e progressiste. Critici verso il sistema zarista, gli intellettuali subiscono la censura e la repressione. Molto forte sui romantici russi è inoltre il modello byroniano. Questo è osservabile, per esempio, nel poema narrativo Evgenij Onegin di Alexander Puskin, il cui protagonista ha i caratteri tipici dell’eroe romantico. Più anticonformista è però Michail Lermontov, autore de Il demone.

In Italia: un Romanticismo moderato

Il Romanticismo in Italia giunge nel 1816, quando esplode la polemica classico-romantica, e da subito si collega con i moti indipendentisti. La poesia romantica italiana è anzitutto poesia patriottica, composta con lo scopo pratico di incitare alla lotta risorgimentale. Il movimento romantico italiano è quindi espressione delle posizioni più d’avanguardia della borghesia dell’epoca, che auspicava un profondo rinnovamento della società. Da qui l’idea che la letteratura debba puntare all’utilità civile e al progresso. Tra i primi romantici ci sono intellettuali come Ludovico di Breme, Pietro Borsieri, Giovanni Berchet, Ermes Visconti, autori di articoli ritenuti manifesti del Romanticismo. I principali scrittori dell’epoca sono però Alessandro Manzoni e Giacomo Leopardi.

Stati Uniti: caratteristiche del Romanticismo oltreoceano

Il romanzo nero, quello sentimentale e quello avventuroso conquistano la letteratura americana alla fine del Settecento. All’influenza del romanzo storico scottiano sono riconducibili le opere di James Fenimore Cooper, che raccontano degli scontri tra pionieri e nativi americani. Edgar Allan Poe nei suoi racconti e nelle sue poesie indaga il campo del mistero, dell’orrore e dell’incubo. Altri grandi narratori americani dell’Ottocento sono Herman Melville e Nathaniel Hawthorne.

Sul web

Uomo con una zappa Precedente La letteratura europea nell’età del realismo
I commedianti italiani Successivo La letteratura del Settecento: trasformazioni e tendenze