Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2022

Preromanticismo e romanticismo: come suggerisce il nome, per vari aspetti il primo ha anticipato molti temi del secondo. Tuttavia, il romanticismo si è poi evoluto accogliendo e inglobando anche alcune tendenze tipiche del neoclassicismo. Vediamo quindi quali elementi del preromanticismo si ritroveranno nel romanticismo e quali sono invece le differenze tra i due.

Preromanticismo vs neoclassicismo

Durante la seconda metà del Settecento erano diffuse nella letteratura europea – ma un discorso simile si può fare anche per le altre arti – forme di ascendenza classica. Il neoclassicismo, che aveva in Johann Joachim Winckelmann il suo maggiore teorico, sosteneva che l’arte dovesse imitare le opere degli antichi greci, e quindi ispirarsi a un ideale di «nobile semplicità e quieta grandezza». Strettamente connesso con l’Illuminismo, si fondava quindi sulla ricerca della bellezza intesa come armonia, razionalità e stabilità delle forma.

Negli stessi anni si svilupparono però espressioni artistiche in controtendenza con gli ideali classici, che in seguito gli storici dell’arte riunirono sotto il nome di preromanticismo. Cronologicamente la sua diffusione si colloca tra il 1770 e il 1800, e ne sono esempi la poesia cimiteriale di Thomas Gray, la poesia notturna di Edward Young, i poemi di MacPherson e lo Sturm und Drang tedesco. I preromantici ponevano l’attenzione su temi antitetici al neoclassicismo, come l’anti-razionalismo e l’anti-classicismo. In questo ha avuto un ruolo chiave la filosofia di Jean-Jacques Rousseau.

Sia neoclassicismo sia preromanticismo nacquero comunque da una radice comune: la crisi che caratterizzò l’Europa tra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento. In una prima fase vi fu infatti la caduta dell’Ancien Régime e la rivoluzione francese, figlia degli ideali illuministici. Questi vennero tuttavia traditi dall’epopea napoleonica, che spense le speranze e le illusioni sorte in tutta Europa.

Preromanticismo e romanticismo: continuità

Indubbiamente molti temi del romanticismo erano già presenti nel preromanticismo. In controtendenza con il neoclassicismo, che aveva uno stretto rapporto con l’Illuminismo, il preromanticismo portò avanti istanze anti-razionalistiche e anti-classicistiche. Dunque, mentre in Francia si diffondeva le forme neoclassiche, in Inghilterra i poeti riscoprivano la poesia celtica (MacPherson) e si occupavano di tematiche “notturne”, come la sofferenza interiore e la morte (Gray, Young).

In Germania, il movimento dello Sturm und Drang portò alla rivalutazione della parte irrazionale della vita, in opposizione all’Illuminismo. Proponeva un ritorno alla tradizione spirituale tedesca, mettendo in primo piano temi come il sentimento, la fantasia, la natura, il diritto del soggetto a esprimere se stesso, il valore del genio. Tutti temi che torneranno nel romanticismo tedesco.

Preromanticismo e romanticismo: differenze

Il preromanticismo ha quindi anticipato molti dei temi propri del romanticismo. Tuttavia bisogna ricordare che il romanticismo fu un fenomeno complesso, che caratterizzò la cultura europea per gran parte dell’Ottocento. Il Romanticismo infatti assorbì alcune istanze provenienti dal neoclassicismo. Finì così per guardare con nostalgia alla classicità, come un’epoca in cui l’uomo era padrone di sé. D’altra parte, i romantici avevano chiara l’impossibilità di riproporre un’arte come quella antica. La modernità manca infatti di un centro stabile, come la mitologia per i Greci. La poesia romantica ha quindi per oggetto la poesia stessa.

Questa tensione verso l’assoluto, tuttavia, dovette ben presto venire a patti con la realtà. Dal sentimento di identità nazionale scaturì ben presto l’esigenza di approfondire aspetti come la storia nazionale e la coscienza storica di un popolo. È questo un aspetto molto forte in quasi tutti i paesi, ben visibile, per esempio, nel romanticismo italiano, strettamente legato ai moti risorgimentali.

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