Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2022

Per le sue caratteristiche il preromanticismo, alla fine del Settecento, si contrappone al neoclassicismo diffuso in Europa, soprattutto durante l’età napoleonica. Il termine, utilizzato dai critici a partire dal XX secolo, fa riferimento alle caratteristiche di questo fenomeno, che anticipò le istanze del romanticismo.

Caratteristiche generali del preromanticismo

Quando si parla di preromanticismo è bene anzitutto chiarire che non si tratta di una scuola o un movimento letterario unitario. Fu piuttosto un atteggiamento estetico e artistico, che prese le distanze dal razionalismo e dal sensismo che caratterizzarono gran parte della filosofia settecentesca. Come suggerisce il nome il preromanticismo anticipò alcuni aspetti sviluppati dal romanticismo. Tra questi ci sono la rivolta contro il classicismo, la critica dell’illuminismo e del suo ottimismo, l’interesse per tematiche come l’irrazionalità, la caducità della vita, l’infinito e il sublime.

Il preromanticismo dava voce a una nuova sensibilità, a una nuova armonia tra uomo e natura. Come nel romanticismo, tra le caratteristiche del preromanticismo c’è l’idea che l’arte scaturisca dal sentimento e non dalle regole accademiche e dalla fredda ragione. Con le opere di Jean-Jacques Rousseau si diffuse in Europa un nuovo modello di eroe, che affermava anzitutto i propri sentimenti e le proprie emozioni. Anche i poeti, ispirati dalla propria sensibilità, cominciarono a descrivere stati d’animo e a manifestare angoscia e tormento, così gioia e piacere, nelle loro opere. Tra questi, i poeti tedeschi dello Sturm und Drang rinnovarono le forme poetiche e letterarie, dando la priorità agli aspetti umani e intellettuali.

Ossian e la poesia cimiteriale

La nuova sensibilità preromantica porta a un nuovo interesse per la poesia popolare e in particolare per le letterature nordiche, tale da dar vita a una vera e propria moda. Nel 1760 il poeta inglese James Macpherson pubblicò due poemi, Fingal e Temora, che si pretendeva fossero traduzioni di un antico bardo gaelico di nome Ossian. In seguito, i critici hanno appurato che i canti di Ossian sono in realtà composti da frammenti risalenti alla tradizione popolare. La fortuna dell’opera, tuttavia, fu enorme e contribuì a diffondere un nuovo gusto poetico per le visioni notturne e una nuova forma letteraria, la prosa lirica. Si infrangeva, così, la barriera che per secoli aveva separato nettamente la poesia dalla prosa. Inoltre, i canti di Ossian mescolavano, in modo del tutto nuovo, narrativa epica con momenti lirici ed effusioni sentimentali, un’altra caratteristica destinata a influenzare il romanticismo.

Da ricordare è inoltre la poesia cimiteriale (o sepolcrale), che nella letteratura inglese ha come principali rappresentanti Edward Young e Thomas Gray. Al centro di questi componimenti, spesso ambientati in cimiteri, ci sono riflessioni sulla morte e la caducità della vita. È, come per altro anche i testi di Ossian, una poesia che guarda all’intimità e alla sensibilità dell’uomo. Questo tipo di produzione influenzerà anche un poeta considerato neoclassico come Ugo Foscolo, autore del carme Dei sepolcri.

Lo Sturm und Drang

In Germania i più importanti esempi di letteratura preromantica sono però legati al movimento dello Sturm und Drang. Il nome deriva dal dramma del 1776 Wirrwar (Caos) di Friedrich Maximilian Klinger, che fu ribattezzato spregiativamente Sturm und Drang (sconvolgimento e impeto). Da qui il termine passò a indicare l’intero movimento, attivo indicativamente tra il 1765 e il 1776, che si proponeva di rivalutare nell’arte l’elemento irrazionale, in contrapposizione all’illuminismo. Nelle opere dello Sturm un Drang si immaginano uomini in grado di rompere con i vicoli delle convenzioni sociali e si vagheggiano figure come quella del titano.

I drammi abbandonarono le tre unità aristoteliche di tempo spazio e azione previsti dal teatro classico e trovarono un nuovo modello in Shakespeare, che proprio in questi anni fu riscoperto. La trama poteva ora seguire varie linee e portare in scena momenti temporali tra di loro separati. Si può trovare un esempio nei Masnadieri (1782) di Schiller. Su tutto domina il tema della libertà del Genio, che, come la natura, crea spontaneamente senza regole e limitazioni.

Tra gli autori della corrente, il più celebre è senza dubbio Johann Wolfgang Goethe, autore del romanzo epistolare I dolori del giovane Werther (1774). L’opera, che narra la storia di un giovane suicida per pene d’amore, riscosse un enorme successo in tutta Europa e ispirò varie opere, tra cui Le ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo.

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