Ultimo aggiornamento: 19 Agosto 2022

Alla ricerca del tempo perduto: trama e analisi del capolavoro di Proust.

Storia editoriale

Proust iniziò a lavorare alla Recherche nel 1909. Il primo volume, Du côté de chez Swann, fu pubblicato a spese dell’autore nel 1913 presso Grasset. André Gide, consulente di Gallimard, ne aveva infatti rifiutato la pubblicazione, scelta di cui in seguito si pentì. Da subito il libro ricevette giudizi lusinghieri dai letterati di mezza Europa, che lo acclamarono come un capolavoro.

Inizialmente Proust aveva pensato di completare il romanzo con soli tre volumi: Du côté de chez Swann, À l’ombre des jeunes filles en fleurs e Le temps retrouvé. In seguito però l’opera crebbe al punto che Proust dovette suddividere ulteriormente suddivide il tutto in sette volumi. In vita lo scrittore riuscì a pubblicare À l’ombre des jeunes filles en fleurs (1919), Le côté de Guermantes (1920) e Sodome et Gomorrhe (1921-1922), quest’ultimo diviso in due parti. Postumi uscirono La prisonnière (1923), Albertine disparue (1925) e Le temps retrouvé (1927).

Dopo il primo volume, Proust vinse il premio Goncourt con À l’ombre des jeunes filles en fleurs e ricevette vari riconoscimenti.

Personaggi di Alla ricerca del tempo perduto

Albero genealogico dei personaggi della Recherche

Alla ricerca del tempo perduto: trama dei volumi

Dalla parte di Swann

Dalla parte di Swann (Du côté de chez Swann, 1913), primo volume della Recherche, si apre con la rievocazione dell’infanzia del protagonista, che coincide con il narratore e viene chiamato Marcel. Ambientata negli anni 1882-83 a Combray, dove il protagonista trascorre le vacanze, racconta le angosce della sua infanzia, in particolare per l’attesa del bacio della buonanotte da parte della madre. Dalla villa dove soggiorna di dipartono due strade: una conduce a casa dei nobili Guermantes, l’altra nella dimora di Charles Swann, mercante d’arte ebreo.

La seconda parte del romanzo, a volte pubblicata come romanzo a sé stante con il titolo Un amour de Swann (Un amore di Swann), racconta dell’amore di Swann per la demi-monde Odette de Crécy. È un lungo flash-back, ambientato negli anni 1877-78. Raffinato esteta ed esperto di arte, Swann si innamora fortemente di Odette ed è intimamente roso dalla gelosia per l’atteggiamento equivoco della donna. Vorrebbe lasciarla ma allo stesso sa di averne bisogno. Allo stesso tempo, Odette coglie l’ascendente che ha su di lui e lo porta a sposarla, anche se ha smesso di amarla.

La terza parte del volume è un sogno a occhi aperti del narratore. Marcel immagina di visitare luoghi lontani, che vengono contrapposti alla sicurezza confortante di Combray. Consultando gli orari del treno conosce per la prima volta luoghi come Balbec e Venezia.

All’ombra delle fanciulle in fiore

All’ombra delle fanciulle in fiore (À l’ombre des jeunes filles en fleurs, 1919), il secondo volume, è ambientato durante l’adolescenza del narratore, negli anni 1893-95. Il narratore descrive le sue esperienze tra Combray e Parigi, e in particolare l’incontro con Bergotte, il suo scrittore preferito, e la Berma, la sua attrice preferita. Narra poi del suo amore per Gilberte, la figlia di Swann e Odette, con la quale ha un rapporto burrascoso. Il narratore inizia a frequentare la famiglia Swann, e Charles lo prende in simpatia. Il romanzo poi si concentra sulla figura di Odette.

L’amore per Gilberte, non corrisposto, scema fino a esaurirsi quando il narratore si sposta a Balbec, dove trascorre un periodo di vacanza con la nonna e una domestica. Siamo nel 1897. Qui il narratore conosce nuovi personaggi: il pittore Elstir, amico di Madame Verdurin, e Robert de Saint-Loup. Quest’ultimo è imparentato con i Guermantes e lo presenta allo zio, il barone Charlus. In questo modo Marcel si affaccia al mondo dell’aristocrazia, che fino ad allora gli era parso inavvicinabile. Conosce inoltre un gruppo di ragazze, composto da Andrée, Rosemonde e Albertine: sono le «fanciulle in fiore» di cui parla il titolo. Il narratore si innamora di Albertine e, per farla ingelosire, finge di frequentare Andrée.

I Guermantes

Con I Guermantes (Le côté de Guermantes, 1920) la famiglia del narratore si sposta nel palazzo dei nobili Guermantes, negli anni 1897-99. A teatro per vedere una tragedia con protagonista la Berma, il narratore si interessa alla duchessa di Guermantes, per la quale ha un’infatuazione. Quando, durante un viaggio a Doncières, incontra nuovamente Robert de Saint-Loup, gli chiede di essere presentato alla duchessa. A Parigi, poi, inizia a frequentare il salotto di Madame de Villeparisis. Qui ritrova alcuni personaggi già incontrati, come i duchi di Guermantes, il barone Charlus, Robert de Saint-Loup e la madre, e Odette Swann. Scopre inoltre che Robert ha un’amante, l’attrice Rachel quand du seigneur.

Tuttavia la salute della nonna, a cui il narratore è molto legato, ha un peggioramento. Per tentare di sollevarle il morale la porta a passeggio sugli Champs-Élysées, ma la donna ha un malore e, nonostante le cure, muore. In seguito, il narratore riscopre l’amore per Albertine.

Sodoma e Gomorra

In Sodoma e Gomorra (Sodome et Gomorrhe, 1921-1922) la gelosia del narratore per Albertine cresce. A Balbec prosegue comunque la loro storia d’amore, a cui se ne associa un’altra, quella del barone Charlus per il violinista Morel, che si rivela una delusione. Il ricordo della nonna e il dolore per la sua scomparsa portano il narratore ad abbandonarsi completamente ad Albertine. Siamo agli inizi del 1900: la situazione si incrina quando Marcel scopre della relazione omosessuale tra Albertine e la signorina Vinteuil. Sconvolto, decide di tornare a Parigi con la ragazza.

La prigioniera

La trama del quarto volume di Alla ricerca del tempo perduto, La prigioniera (La prisonnière, 1923), è ambientato tra il 1900 e il 1902 e vede il protagonista ospitare in casa propria l’amata Albertine. La sua gelosia, tuttavia, lo porta a eccessi morbosi e a un sentimento di possesso verso la ragazza. Mentre progetta il matrimonio con lei, la fa controllare e poi la accusa di avere avuto delle relazioni omosessuali. Alla fine, la costringe a rimanere confinata in casa. Albertine, tuttavia, dopo breve tempo fugge di nascosto, lasciando a Marcel una lettera d’addio.

La fuggitiva

La fuga di Albertine continua in La fuggitiva (La fugitive, 1925), che nella prima edizione aveva come titolo Albertine scomparsa (Albertine disparue). La ragazza infatti si rende irrintracciabile e a nulla valgono i tentativi di Marcel di ritrovarla e convincerla a tornare da lui. La sofferenza del narratore si acuisce ulteriormente quando arriva la notizia della morte di Albertine, in seguito a una caduta da cavallo. Scopre inoltre che l’amata, poco prima dell’incidente, aveva espresso il desiderio di tornare da lui.

Nella seconda parte del romanzo il narratore incontra nuovamente Gilberte Swann. Il narratore ragiona sul fatto che il tempo gli aveva fatto dimenticare il suo amore per la ragazza, così come ha lentamente attenuato il suo amore per Albertine. Marcel parte quindi per Venezia, viaggio che viene narrato nella terza parte (primavera del 1902).

Nella quarta parte, Marcel crede di provare nuovamente amore per Gilberte. Quando però apprendere del matrimonio tra lei e Robert de Saint-Loup, abbandona questi sentimenti. Scopre però un’altra cosa: Robert è omosessuale, proprio come lo zio, barone di Charlus.

Il tempo ritrovato

La trama di Alla ricerca del tempo perduto trova la sua conclusione con Il tempo ritrovato (Le temps retrouvé, 1927). Sono ormai passati anni (siamo attorno al 1914) e Marcel lascia la provincia per tornare a Parigi. Ospite a casa di Gilberte, ripercorre insieme a lei la loro infanzia e il loro amore. La ragazza soffre di nostalgia per il tempo passato, in cui era felice: nella sua vita attuale deve invece sopportare i continui tradimenti di Saint-Loup.

Scoppia la prima guerra mondiale e sconvolge anche la vita di Parigi. Marcel, uscito da una clinica alla fine del conflitto, viene ricevuto dalla nuova principessa Guermantes, cioè madame Verdurin, rimasta vedova e subito risposatasi. Siamo nel 1925. Al ricevimento incontra alcuni vecchi amici, ma il tempo trascorso li ha cambiati e diventa difficile riconoscerli. L’irregolarità del pavimento del cortile e il rumore di un cucchiaino rievocano in lui ricordi della sua giovinezza. È così che decide di scrivere il libro, in cui ripercorrere i proprio ricordi.

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