Ultimo aggiornamento: 9 Luglio 2023

Autore di opere considerate tra i classici della fantascienza, Dick fu uno scrittore prolifico e visionario. In vita, tuttavia, non godette di grande considerazione da parte di pubblico e critica. La sua fama come scrittore, oggi considerato tra i maggiori del secondo dopoguerra, è infatti postuma.

Vita

Philip Kindred Dick nacque a Chicago il 16 dicembre 1928. Con lui venne alla luce anche una sorella gemella, che però morì a poche settimane. Crebbe a Berkeley (California) in una famiglia disfunzionale. Frequentò l’università di Berkeley ma abbandonò gli studi per unirsi ai movimenti di protesa contro la guerra di Corea. In quanto pacifista, si era infatti rifiutato di svolgere un corso di addestramento obbligatorio, previsto dal piano universitario.

Iniziò a lavorare in un negozio di musica, scrivendo anche slogan pubblicitari per emittenti locali. In questo periodo sposò la prima moglie, Jeanette Marlin, ma il matrimonio durò meno di un anno. Nel 1947 prese avvio la sua carriera di scrittore, pubblicando su riviste di fantascienza. Nei primi anni cinquanta, tuttavia, gli fu diagnosticata una forma di schizofrenia, condizione che lo portò a diventare dipendente da medicinali, in particolare da anfetamina. Sempre in questi anni sposò la sua seconda moglie, l’attivista comunista greca Kleo Apostolides, con cui rimase fino al 1959. Nel 1960 ebbe poi una figlia dalla terza moglie, Anne Williams Rubinstein, da cui divorziò nel 1965.

Un ulteriore divorzio (da Nancy Hackett, la quarta moglie) fu tra le cause dell’aggravarsi della tossicodipendenza di Dick. Furono gli anni in cui scrisse opere come Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) e Ubik (1969). La situazione degenerò in seguito a un trasferimento in Canada. Dopo un lungo ricovero in un centro di recupero, che ispirò il romanzo Un oscuro scrutare, decise di abbandonare gli stupefacenti. Nel 1975 le sue condizioni psicologiche peggiorarono: in preda ad allucinazioni, si interessò alla mistica, scrivendo gli appunti raccolti in L’esegesi e la trilogia di VALIS. Morì per un ictus a Santa Ana (California), il 2 marzo 1982.

Opere di Philip Dick

Tra le opere di Dick, nella sua sterminata produzione, possiamo ricordare i romanzi:

  • Lotteria dello spazio (Solar Lottery, 1955);
  • L’occhio nel cielo (Eye in the Sky, 1957);
  • L’uomo nell’alto castello (The Man in the High Castle, 1962), tradotto in italiano anche con il titolo La svastica sul sole;
  • Cronache del dopobomba (Dr. Bloodmoney, or How We Got Along After the Bomb, 1963);
  • La penultima verità (The Penultimate Truth, 1964);
  • Tempo fuori di sesto (Time Out of Joint, 1964);
  • Le tre stimmate di Palmer Eldritch (The Three Stigmata of Palmer Eldritch, 1965);
  • Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (Do Androids Dream of Electric Sheep?, 1968), tradotto in italiano anche con il titolo Il cacciatore di androidi;
  • Ubik (1969);
  • L’androide Abramo Lincoln (We Can Build You, 1972);
  • Confessioni di un artista di merda (Confessions of a Crap Artist, 1975);
  • Un oscuro scrutare (A Scanner Darkly, 1977);
  • la trilogia di VALIS, composta da:
    • VALIS (1981);
    • Divina invasione (The Divine Invasion, 1981);
    • La trasmigrazione di Timothy Archer (The Transmigration of Timothy Archer, 1982).

Molto celebri sono poi i suoi racconti, tra cui:

  • I labirinti della memoria (Paycheck, 1953)
  • Impostore (Impostor, 1953)
  • Modello Due (Second Variety, 1953)
  • Squadra riparazioni (Adjustment Team, 1954)
  • Non saremo noi (The Golden Man, 1954)
  • Rapporto di minoranza (Minority Report, 1956)
  • Ricordiamo per voi (We Can Remember It for You Wholesale, 1966)

Sul web

  • Opere su Internet Archive
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