Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2022

Pensiero e poetica di Primo Levi, autore di Se questo è un uomo, assurto ormai a classico della letteratura italiana del XX secolo.

Il tema del ricordo nel pensiero di Primo Levi

Primo Levi è ricordato talvolta sui manuali come esempio della memorialistica neorealista. La fine della dittatura, l’esperienza della guerra e dei campi di concentramento avevano lasciato nella popolazione una diffusa esigenza di raccontare. Come ricorderà anche Calvino, ognuno in quegli anni aveva una storia raccontare: da qui il fiorire di opere memorialistiche sulle esperienza appena trascorse. Tuttavia, l’opera e il pensiero di Primo Levi sono più ampi e vanno al di là dei confini in cui vengono ricondotte le opere del neorealismo.

In Se questo è un uomo la vita nel lager viene raccontata nella forma del racconto-diario, che passa continuamente dal presente del diario al passato della storia. La tregua, invece, è il racconto del ritorno a casa dopo la liberazione di Auschwitz. È il romanzo picaresco di un viaggio attraverso l’Europa devastata dalla guerra. Ne La chiave a stella, consapevole del proprio valore letterario, Levi ricostruisce poi con realismo la vita nella fabbrica, nel solco della cosiddetta letteratura industriale.

È necessario ripercorrere il passato per non doverlo ripetere. La vocazione di scrittore nasce dall’esigenza di condividere le esperienze e le atrocità vissute: alla base c’è quindi l’idea di scrivere per raccontare e non dimenticare. Ma la letteratura è anche un modo per esprimere il dolore e placare l’angoscia di fronte alla propria impotenza, all’impossibilità di salvare i compagni di prigionia dalla morte.

La chiarezza scientifica

In Primo Levi convivono due nature. Come dirà egli stesso in un’intervista:

Io sono diviso in due metà. Una è quella della fabbrica: sono un tecnico, un chimico. Un’altra invece è totalmente distaccata dalla prima, ed è quella nella quale scrivo

In un’altra occasione si definirà un «chimico prestato alla letteratura». E in effetti si sarebbe dedicato interamente alla letteratura solo negli ultimi anni, dopo avere lasciato il lavoro in fabbrica. Questa doppia identità scientifica e letteraria si riverbera anche sul suo stile.

Chimico di formazione, Primo Levi ricorre a una prosa asciutta, chiara e lucida, che cerca di comprendere una realtà che invece sembra priva di razionalità. È una prosa priva di retorica e di emotività, che descrive in modo efficace tutta la barbarie del nazismo. Ritroviamo questa cifra stilistica sia in Se questo è un uomo, il suo romanzo più famoso, sia nelle opere successive. Per la sua chiarezza, la sua scorrevolezza, lo stile di Levi, oltre che per le sue opere, lo rende un classico del Novecento.

Sul web

Carl Gustav Jung Precedente Carl Gustav Jung: riassunto del pensiero
Lev Tolstoj Successivo Lev Tolstoj, pensiero e poetica