Per gran parte della sua vita Dino Buzzati fu giornalista per il «Corriere della sera». Ma fu anche un appassionato narratore e uno dei più originali scrittori della letteratura italiana del Novecento.

Dino Buzzati: vita

Dino Buzzati Traverso nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ottobre 1906. La famiglia apparteneva all’alta borghesia bellunese, e il giovane Dino trascorse l’infanzia tra Milano e nella villa di San Pellegrino. Il padre, Giulio Cesare, era professore di diritto internazionale, mentre la madre, Alba Mantovani, era sorella dello scrittore Dino Mantovani.

Dopo essersi laureato in giurisprudenza, Dino Buzzati lavorò per gran parte della sua vita come giornalista. Nel 1928 fu infatti assunto nella redazione del «Corriere della sera». Fu cronista di nera, poi critico musicale e, dal 1939, corrispondente dall’Africa, dove seguì alcune fasi della seconda guerra mondiale. L’esordio letterario avvenne con due racconti lunghi, Barnabò delle montagne (1933) e Il segreto del Bosco Vecchio (1935). Fu nel 1940, però, che uscì la sua opera più famosa, Il deserto dei tartari, grazie alla quale si impose all’attenzione dei lettori e della critica.

Dopo la caduta del regime fascista tornò a lavorare al «Corriere» e divenne redattore capo della «Domenica del Corriere». Nel 1945 pubblicò la fiaba La famosa invasione degli orsi in Sicilia, con i disegni dell’autore. Raggiunse l’apice della fama negli anni cinquanta, in concomitanza con il declino del neorealismo. Opere come Il crollo della Baliverna (1954) ed Esperimento di magia (1958) gli diedero il successo editoriale; con i Sessanta racconti (1958) vinse poi il premio Strega. Seguirono altre opere, come Il grande ritratto (1960), Un amore (1963), Il colombre (1966), Le notti difficili (1971). Nel Poema a fumetti (1969) coniugò inoltre la sua passione per la letteratura con quella per il disegno. Morì a Milano il 28 gennaio 1972 dopo una breve malattia.

Dino Buzzati: opere

Dino Buzzati in vita pubblicò romanzi e racconti, ma si interessò anche al disegno, alla pittura, al fumetto e alla grafica. Ad accomunare le sue opere è il suo stile inconfondibile: la sua letteratura fantastica, venata da un simbolismo surrealista, affronta temi esistenziali e mostra l’assurdità delle vicende umane. Tra l’attività di giornalista e quella di narratore c’è uno stretto legame. I suoi articoli di cronaca hanno infatti un respiro letterario, mentre la sua prosa narrativa risponde alle esigenze di chiarezza tipiche del giornalismo.

Romanzi

  • Bàrnabo delle montagne, 1933
  • Il segreto del Bosco Vecchio, 1935
  • Il deserto dei Tartari, 1940
  • La famosa invasione degli orsi in Sicilia, 1945
  • Il grande ritratto, 1960
  • Un amore, 1963

Racconti

  • I sette messaggeri, 1942
  • Paura alla Scala, 1949
  • In quel preciso momento, 1950
  • Il crollo della Baliverna, 1954
  • Esperimento di magia, 1958
  • Sessanta racconti, 1958
  • Egregio signore, Siamo spiacenti di, 1960
  • Il colombre e altri cinquanta racconti, 1966
  • La boutique del mistero, 1968
  • Le notti difficili, 1971

Poesie

  • Il capitano Pic e altre poesie, 1965
  • Due poemetti, 1967
  • Il poema a fumetti, 1969

Sul web

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