Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio 2023

La tendenza alla sperimentazione letteraria che si diffuse negli anni cinquanta portò alla nascita, nel 1963, del Gruppo 63, che comprendeva poeti, scrittori e critici letterari tra i più rappresentativi della neoavanguardia.

La nascita del Gruppo 63

Dal 3 all’8 ottobre 1963 un gruppo di intellettuali vicini alla rivista «Il Verri» si riunì a Palermo per un convegno. Fu in questa occasione che nacque il Gruppo 63, il più rappresentativo gruppo della neoavanguardia. Il nome fa riferimento all’anno della fondazione, secondo un uso già adottato dalle avanguardie tedesche (per esempio dal Gruppo 47). Il termine “neo-avanguardia”, invece, è per differenziare questi movimenti dalle avanguardie storiche, a cui si guardava come modelli.

La poetica del Gruppo 63

A differenza delle avanguardie storiche, tuttavia, i poeti del Gruppo 63 non avevano un’estetica condivisa. Si trattava piuttosto di un movimento non omogeneo, i cui membri erano accomunati solo da alcuni punti chiave, come

  • l’abbandono del neorealismo e dell’impegno politico del letterato,
  • l’attenzione per la realtà industriale,
  • l’opposizione alla mercificazione dei prodotti intellettuali,
  • il desiderio di cercare nuovi mezzi di comunicazione, attraverso sperimentazioni linguistiche che potessero esprimere un approccio critico con il reale e la modernità.

Partendo da questi assunti di base, ciascun membro si collocava però su posizioni differenti. Grossomodo, da un lato c’era un orientamento più aperto alle sperimentazioni e alla ricerca di nuove possibilità teoriche. Dall’altro, però, c’era un gruppo più vicino al marxismo. La contrapposizione tra questi filoni portò a una progressiva crisi del gruppo, che di fatto esplose con la contestazione sessantottina.

Come data di fine dell’esperienza del Gruppo 63 si può prendere il 1969. In quell’anno, infatti, sospese le pubblicazioni il mensile «Quindici», la cui attività era strettamente legata a quella del gruppo.

Scrittori e poeti del Gruppo 63

Moltissimi furono gli scrittori, i critici e i poeti aderenti al Gruppo 63. I più famosi furono probabilmente Alberto Arbasino, Luciano Anceschi, Nanni Balestrini, Renato Barilli, Umbero Eco, Alfredo Giuliani, Luigi Malerba, Giorgio Manganelli, Elio Pagliarani, Edoardo Sanguineti e Sebastiano Vassalli. Ma la lista può essere molto più lunga: molti poeti e scrittori infatti gravitarono intorno al Gruppo 63, condividendone solo parzialmente le istanze

Sul web

paesaggio notturno Precedente H.P. Lovecraft, il ciclo dei sogni
Illustrazione di Adolfo de Carolis per la Fedra di D'Annunzio, 1909 Successivo Gabriele D’Annunzio: pensiero e poetica