Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre 2022

Riassunto di Anna Karenina (Aнна Каренина) di Lev Tolstoj: la travagliata storia d’amore tra Anna e Vronskij è una riflessione sui temi del matrimonio e della società moderna.

Personaggi

  • Anna Arkàd’evna Karènina, la protagonista del romanzo, sposata con Aleksèj Karènin, ha una relazione extraconiugale con Vronskij;
  • Aleksèj Kirìllovič Vronskij, giovane ufficiale, diventa amante di Anna;
  • Aleksèj Aleksàndrovič Karènin, il marito di Anna, un alto funzionario del governo russo;
  • Konstantìn Dmìtrič Lèvin, un giovane dell’aristocrazia rurale, incarna i valori della vita contadina e alla fine ritrova anche la fede;
  • Ekaterina Aleksàndrovna Ščerbàckaja, detta Kitty, giovane di buona famiglia, sposa Lèvin dopo la delusione per il matrimonio mancato con Vronskij;
  • Stepàn Arkad’ič Oblonskij, detto Stiva, fratello di Anna, è un uomo fedifrago e dissipatore;
  • Dar’ja Aleksàndrovna, detta Dolly, sorella di Kitty e moglie di Stiva.

Anna Karenina: riassunto della trama

Anna viene chiamata a Mosca dal fratello Stiva per cercare di mettere pace tra lui e la moglie Dolly, stanca dei continui tradimenti. Qui incontra Aleksèj Vronskij, un giovane ufficiale di cui si innamora, venendo ricambiata. Anna è infatti sposata con il funzionario Aleksèj Karenin, un uomo freddo che sente estraneo. Parallelamente viene raccontata la storia di Levin, che è innamorato di Kitty, la sorella di Dolly. La ragazza tuttavia lo respinge, essendo invece innamorata di Vronskij. Levin, amareggiato, torna alla sua tenuta in campagna e si immerge nella vita rurale, lavorando accanto ai suoi contadini.

Vronskij tuttavia rinuncia a Kitty per seguire i suoi sentimenti verso Anna. La loro relazione extraconiugale diventa oggetto di chiacchiere nell’alta società. Karènin chiede alla moglie di porre termine al suo comportamento, giudicandolo socialmente sconveniente. Anna alla fine rivela al marito la sua relazione e di essere incinta. Karènin non sa come comportarsi e valuta il divorzio. Nel frattempo Anna rischia di morire per le complicazioni del parto: accorso al suo capezzale, Vronskij si riconcilia con Karènin. Ma la situazione peggiora presto.

Vronskij e Anna fuggono in Europa, senza però avere ottenuto il divorzio. Tornati in Russia, conducono una vita sfarzosa. Tuttavia sono isolati dalla società altolocata, che li tiene a distanza. In più Karènin, che la legge riconosce come padre legittimo della figlia di Vronskij e Anna, impedisce alla donna di vedere la bambina. Anna è inoltre rosa dalla gelosia e teme che Vronskij la possa abbandonare per un matrimonio più conveniente. Mentre il giovane è assente, esce di casa in stato confusionale e si getta sotto un treno.

Nella parte finale Levin, che nel frattempo ha sposato Kitty, conduce una vita tranquilla in campagna e ritrova la fede. Vronskij invece parte volontario nella guerra serba contro i turchi.

Analisi

Tolstoj iniziò a lavorare ad Anna Karenina nel 1873, ma il lavoro si protrasse fino al 1877. Il romanzo fu al centro di vari ripensamenti da parte dell’autore, che subì l’influenza in particolare della filosofia di Schopenhauer. Da lui deriva l’idea che la società moderna non sia altro che la cristallizzazione di istinti egoistici. Unica salvezza è il ritorno alla natura, ai suoi cicli e al lavoro fisico.

Ambientato nell’alta società russa, il romanzo descrive quindi la crisi dei rapporti familiari come una conseguenza dei nuovi rapporti imposti dalla modernità, rapporti superficiali e non autentici. Se il tema principale è quello della donna caduta a causa di un adulterio, molti altri sono gli argomenti affrontati da Tolstoj. Si parla per esempio del rapporto tra proprietari terrieri e contadini, ma anche della guerra serba e persino di arte contemporanea.

Ma sullo sfondo, dicevamo, c’è inautenticità dei rapporti nella società moderna. Anna e Vronskij sono mossi da desideri egoistici e solo in superficie criticano gli ideali della morale corrente. In realtà, ne incarnano i princìpi individualistici fino alle più tragiche conseguenze. Entrambi sono quindi colpevoli perché si lasciano trasportare dai loro desideri senza riflettere sul senso della vita, come invece accade a Levin.

Proprio il matrimonio tra quest’ultimo e Kitty fa da contraltare al rapporto tra i due protagonisti, e non a caso nel corso del romanzo prende sempre più spazio. Come visto nel riassunto di Anna Karenina, Levin riscopre la fatica del lavoro nei campi e si impegna nell’organizzazione dei terreni di sua proprietà. La sua vita è forse monotona e il suo matrimonio con Kitty non è perfetto, ma nella natura e nella vita contadina ha ritrovato rapporti profondi e autentici e, alla fine, riscopre anche la fede.

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