Ultimo aggiornamento: 19 Agosto 2022

Pochi autori hanno avuto un impatto maggiore, sulla cultura di massa, di H.P. Lovecraft, che nella sua vita ha creato alcuni dei più celebri cicli narrativi della letteratura dell’orrore. Ha inoltre influenzato molti scrittori a lui successivi ed è considerato uno dei precursori del genere dark fantasy e della fantascienza nordamericana.

Vita di H.P. Lovecraft

La vita di Howard Phillips Lovecraft non fu particolarmente felice. Nacque il 20 agosto 1890 a Providence, nel Rhode Island. Pochi anni dopo, però, nel 1893, il padre Winfield cadde nella pazzia e, colto da una paralisi, fu ricoverato in un ospedale, dove rimase fino alla morte, nel 1898. Lovecraft trascorse quindi l’infanzia con la madre, Sarah Susan Phillips, i nonni e le zie materne. In questi anni comparvero nei suoi sogni i magri-notturni, mostri che ritorneranno in molti suoi racconti.

Lovecraft si appassionò presto alle scienze, e in particolare di chimica e astronomia. Scrisse anche le prime prove letterarie, poesie e racconti dell’orrore. Nel 1908 tuttavia un esaurimento nervoso lo costrinse ad abbandonare gli studi senza diplomarsi. Tre anni dopo, Lovecraft e la madre subirono le conseguenze di un tracollo economico. Lo scrittore aveva nel frattempo iniziato a pubblicare su riviste locali racconti e articoli scientifici, e a partire dal 1915 iniziò a lavorare come revisore di testi. Per tutta la vita Lovecraft dovette a questo lavoro la gran parte dei suoi guadagni. Tra i suoi clienti c’era anche il mago Harry Houdini.

A partire dal 1917 l’attività letteraria si fece più intensa. Nel 1921 la madre morì. Negli anni successivi Lovecraft ebbe una liaison con Sonia H. Green, insieme alla quale scrisse alcuni racconti. I due si sposarono nel 1924, e la coppia di stabilì a Brooklyn. Lo scrittore, tuttavia, già nel 1926 tornò a Providence senza la moglie; il divorzio formale arrivò nel 1929. L’ultimo decennio della sua vita fu particolarmente intenso. Gli anni trenta furono caratterizzati da scambi epistolari con scrittori e spostamenti tra varie città statunitensi. Colpito da cancro all’intestino, morì a Providence il 15 marzo 1937.

Opere

La forza di H.P. Lovecraft risiede nel mondo fantastico che riuscì a creare nelle sue opere, un universo cupo dominato da divinità malvagie. Le opere più importanti e conosciute rientrano nel cosiddetto ciclo di Cthulhu, dal nome del più famoso semi-dio da lui creato. Le sue storie ruotano attorno a terribili segreti e a mostruosi esseri che, dallo spazio profondo, raggiungono la Terra per seminare morte e distruzione. Tra i racconti più famosi riconducibili a questo ciclo ci sono Il richiamo di Cthulhu (1926), Il colore venuto dallo spazio (1927), Il caso di Charles Dexter Ward (1927), L’orrore di Dunwich (1929), Le montagne della follia (1931).

Collegato ai miti di Cthulhu, ma differente per quanto riguarda il tono, è il ciclo dei sogni. Ambientate nel mondo dei sogni, che si trova al di là di quello materiale, queste storie sono più vicine al genere fantastico che alla fantascienza. Molte, inoltre, hanno per protagonista Randolph Carter, sognatore ed esploratore di questo mondo onirico, alter ego dello scrittore.

Oltre a questi due cicli, H.P. Lovecraft in vita scrisse anche altri racconti dell’orrore. Sono per lo più opere risalenti all’età giovanile, come Herbert West, rianimatore (1922) e La paura in agguato (1923). Molte sue opere, inoltre, nacquero da collaborazioni con altri autori che talvolta fornivano solo l’idea di partenza, altre volte partecipavano alla scrittura.

Lovecraft influenzò scrittori e non solo: il suo immaginario ritorna anche in canzoni, film e fumetti. H.R. Giger, per esempio, si ispirò ai suoi racconti per il design degli xenomorfi del film Alien (1979), per i quali vinse un Oscar per gli effetti speciali. Molti sono poi i brani musicali ispirati alle sue opere, soprattutto di gruppi metal, come The Call of Ktulu o The Thing That Should Not Be dei Metallica, oppure l’album Imaginos dei Blue Öyster Cult.

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