Qual è il rapporto tra decadentismo, naturalismo e verismo? Se è vero che le poetiche decadenti furono una reazione al positivismo, bisogna anche ricordare che queste tendenze si svilupparono negli stessi anni ed ebbero alcuni elementi in comune.

Decadentismo, naturalismo e verismo: differenze

Le più lampanti sono anzitutto le differenze. Tuttavia, vale la pena ricordare da subito che decadentismo e naturalismo si svilupparono entrambi negli anni settanta e ottanta dell’Ottocento. In questo periodo infatti, mentre da un lato vedevano la luce i capolavori del naturalismo francese e si sviluppava la poetica verista, dall’altro venivano pubblicate alcune opere capitali della letteratura decadente.

Il decadentismo e le tendenze realiste ispirate dal positivismo sono risponde diverse a uno stesso contesto storico e culturale. Le differenze principali possono quindi essere riassunte come segue.

  • Gli intellettuali del naturalismo sono integrati nella società borghese e accettano il pensiero dominate dell’epoca, cioè il positivismo. I decadenti soffrono le storture della società moderna e sono sensibili a temi come l’isolamento e l’emarginazione.
  • Gli scrittori naturalisti hanno fiducia nel progresso tecnico e scientifico. I decadenti non condividono questo atteggiamento ma, come già alcuni autori romantici, rifiutano l’ordine esistente, si rifugiano in mondi ideali e si rivolgono all’irrazionale, al fantastico, al misticismo. D’altra parte, un atteggiamento critico verso il progresso è espresso anche dai veristi siciliani.

Decadentismo, naturalismo e verismo: punti in comune

Poiché, come si è visto, si svilupparono negli stessi anni, le tre correnti ebbero anche alcuni punti di contatto. Di conseguenza, caratteri tipicamente decadenti si ritrovano i opere naturaliste, e viceversa. Un esempio è Zola, che nei suoi romanzi costruisce complesse strutture simboliche e risente del fascino per l’esotico, il malato e il morboso. Significativa è però l’esperienza di Huysman che, considerato un maestro e uno dei fondatori dell’estetismo, esordì come scrittore naturalista, allievo di Zola. Allo stesso modo in Italia, un autore propriamente decadente come D’Annunzio esordì nella narrativa con raccolte di stile verista. In altri scrittori come Deledda o Fogazzaro, infine, elementi tipici della narrativa realista convivono con aspirazioni provenienti dalla sensibilità decadente.

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