Ultimo aggiornamento: 19 Agosto 2022

Con le Considerazioni inattuali Nietzsche si muove verso la critica della cultura, allo scopo di rintracciare le forze sane e creative e della civiltà contemporanea.

Le quattro Considerazioni inattuali di Nietzsche

Tra il 1873 e il 1876 Nietzsche scrive quattro opere in cui aggiunge nuove suggestioni a quelle già viste nella Nascita della tragedia (1872). Sono le quattro Considerazioni inattuali:

  • David Strauss, l’uomo di fede e lo scrittore (1873)
  • Sull’utilità e il danno della storia per la vita (1874)
  • Schopenhauer come educatore (1874)
  • Richard Wagner e Bayreuth (1875)

Per valutare la situazione della cultura europea contemporanea, Nietzsche nelle Considerazioni inattuali parte dalla sua interpretazione della grecità nella sua età tragica, a cui aveva dedicato la Nascita della tragedia. Partendo da questo punto di vista, individua nel filosofo schopenhaueriano e nell’artista wagneriano i protagonisti della rinascita della cultura tragica.

David Strauss, l’uomo di fede e lo scrittore

La prima Inattuale è dedicata a David Strauss, autore di una Vita di Gesù (1835) particolarmente apprezzata da Nietzsche negli anni dell’università. Strauss aveva dato inizio alla cosiddetta teologia liberale: studiò il cristianesimo a partire dalla concezione hegeliana secondo cui la religione e la filosofia esprimono il medesimo contenuto. Tuttavia, mentre la religione ricorre a rappresentazioni e immagini, la filosofia si esprime nella forma del concetto. Nella sua opera più famosa, Strauss negò l’origine divina della missione di Cristo e spiegò i fatti narrati nei vangeli come semplici miti.

Il giovane Nietzsche ammirava Strauss come uno spirito libero che si opponeva alla superstizione e alle falsità della religione. La sua posizione, tuttavia, cambia radicalmente nella prima Inattuale. L’opera gli era stata commissionata da Wagner, che aveva avuto dissapori con il teologo, ed è una stroncatura di uno scritto di Strauss intitolato L’antica e la nuova fede. Strauss viene criticato per avere avvicinato le proprie posizioni all’ateismo del positivismo evoluzionistico, cultura che a Nietzsche appare senza senso e senza scopo. Più in generale, però, l’attacco al teologo è una critica alla cultura tedesca, succube della ragione e del progresso.

Sull’utilità e il danno della storia per la vita

La seconda Inattuale tratta invece della malattia storica di cui soffre la cultura europea, risultato di un eccessivo attaccamento al passato. Si tratta di un segno di decadenza, che costringe gli uomini a vivere nel passato, privi di stimoli che li portino a creare una nuova storia. Diventati spettatori passivi degli eventi, gli uomini non hanno più interesse nel futuro e a costruire cose destinate a dissolversi. Gli studi storici del XIX secolo hanno riempito gli uomini di nozioni, rendendoli simili a enciclopedie. Da tutto ciò, la personalità dell’uomo subisce un indebolimento perché incapace di entrare in contatto con la propria interiorità.

La soluzione indicata da Nietzsche è l’oblio. L’uomo deve imparare a dimenticare, per poter vivere con la giusta dose di incoscienza. Solo così può essere felice e ambire alla grandezza. L’arte inoltre è una potenza sovrastorica ed è l’unica in grado di guarire la civiltà dalla decadenza. La storia d’altra parte, se non considerata come scienza in sé e repertorio di fatti, si rivela estremamente utile per la vita. Nietzsche individua tre tipi di storiografia positiva:

  1. la storiografia monumentale, che offre modelli a chi ha aspirazioni e quindi si proietta al futuro;
  2. la storiografia antiquaria, che si pone come compito quello di conservare e tutelare il passato e la tradizione, mostrando all’uomo le proprie origini;
  3. infine, la storiografia critica analizza il passato assumendo il presente come unità di misura.

Schopenhauer come educatore

La terza Inattuale è dedicata a Schopenhauer, visto come figura esemplare di educatore. La filosofia schopenhaueriana è interpretata come denuncia del conformismo e ricerca della verità. Nietzsche immagina in particolare che il filosofo asceta possa essere il protagonista della rinascita della cultura. La ricerca della verità differenzia l’uomo di Schopenhauer dall’uomo di Goethe, che si nutre di tutto ciò di grande che la vita produce. Entrambi cercano di conoscere tutto, ma l’uomo schopenhaueriano lo fa per un doloroso amore per il vero, che lo porta anche a sacrificare se stesso.

Richard Wagner a Bayreuth

La quarta e ultima delle Considerazioni inattuali di Nietzsche affronta invece il tema della rinascita della cultura a partire dal tragico. Il redentore è individuato nella figura di Richard Wagner, l’unico in grado di indicare la via della verità: questa infatti rinasce dalle ceneri, così come mostrato nell’epica epopea musicale dell’Anello del Nibelungo. Si affaccia qui l’immagine del Genio, visto come uno strumento essenziale per la cultura del futuro. L’uomo artista è consacrato alla verità ed è quindi investito di una missione che determina il suo destino. Nietzsche esalta quindi la figura del “grande” uomo, anticipando per certi versi il superuomo.

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